Mi sto occupando in questo periodo di un progetto nato dal nulla, dalla necessità di una persona di raccontarsi senza veli nel bel mezzo di una malattia di quelle bestiali, un melanoma.
Nascono un blog, una pagina Facebook e anche un account Instagram che hanno ben poco di studiato e di programmato; i colori, i font e le immagini spesso sono scoordinati e vanno contro a parecchi dei dettami che qualche volta mi hanno tolto il sonno quando stavo iniziando a lavorare ad un progetto.
Ebbene, c’è un dettame che va sopra tutto, il dettame dei dettami, ovvero l’empatia e la determinazione. Qualcuno potrebbe obiettare che questo blog è partito con poche pretese, non è un e-commerce e nemmeno la professione principale dell’autrice, e poi l’argomento è di quelli che toccano nel profondo.
Eppure io sono convinta che ci sia qualcosa di nuovo, un’idea (mia) che per il momento è solo un’intuizione e che voglio sviluppare prossimamente, proprio portando avanti questo progetto.
Si tratta della sensazione dilagante che qualcuno sia sul web per vendere qualcosa, che sia un tè detossinante miracoloso, un orologio o una macchinetta per il caffè, la sensazione è che ormai ci sia poca, pochissima, autenticità ed è per questo che i progetti come #Marydallaltraparte hanno poi successo, perché la percezione è di veridicità nuda e cruda.
Ovviamente questo discorso non è riferibile alle aziende perché rimane tacito che la loro presenza online sia giustificata dalla necessità di vendere, mi riferisco piuttosto alle figure, diciamo così, personali.
Al momento stiamo lavorando alla pubblicazione del libro, che nascerà proprio dal blog, con lo scopo di raccogliere fondi per il Ce.R.Mel. che è il centro di ricerca per la cura e la prevenzione dei melanomi e sono già online le t-shirt di #Marydallaltraparte, nate anch’esse quasi da un gioco.
Lungi da me l’idea di affermare che tutto ciò che insegno ai corsi non sia più valido, anzi, ancora di più rimane valido il concetto per il quale le aziende, gli artigiani o i liberi professionisti che (dichiaratamente) sono in rete per vendere si debbano impegnare.
A fine progetto spero di avere le idee più chiare per elaborare questa idea in maniera più completa.
Intanto ecco il link al blog https://goo.gl/a78fP
Nascono un blog, una pagina Facebook e anche un account Instagram che hanno ben poco di studiato e di programmato; i colori, i font e le immagini spesso sono scoordinati e vanno contro a parecchi dei dettami che qualche volta mi hanno tolto il sonno quando stavo iniziando a lavorare ad un progetto.
Ebbene, c’è un dettame che va sopra tutto, il dettame dei dettami, ovvero l’empatia e la determinazione. Qualcuno potrebbe obiettare che questo blog è partito con poche pretese, non è un e-commerce e nemmeno la professione principale dell’autrice, e poi l’argomento è di quelli che toccano nel profondo.
Eppure io sono convinta che ci sia qualcosa di nuovo, un’idea (mia) che per il momento è solo un’intuizione e che voglio sviluppare prossimamente, proprio portando avanti questo progetto.
Si tratta della sensazione dilagante che qualcuno sia sul web per vendere qualcosa, che sia un tè detossinante miracoloso, un orologio o una macchinetta per il caffè, la sensazione è che ormai ci sia poca, pochissima, autenticità ed è per questo che i progetti come #Marydallaltraparte hanno poi successo, perché la percezione è di veridicità nuda e cruda.
Ovviamente questo discorso non è riferibile alle aziende perché rimane tacito che la loro presenza online sia giustificata dalla necessità di vendere, mi riferisco piuttosto alle figure, diciamo così, personali.
Al momento stiamo lavorando alla pubblicazione del libro, che nascerà proprio dal blog, con lo scopo di raccogliere fondi per il Ce.R.Mel. che è il centro di ricerca per la cura e la prevenzione dei melanomi e sono già online le t-shirt di #Marydallaltraparte, nate anch’esse quasi da un gioco.
Lungi da me l’idea di affermare che tutto ciò che insegno ai corsi non sia più valido, anzi, ancora di più rimane valido il concetto per il quale le aziende, gli artigiani o i liberi professionisti che (dichiaratamente) sono in rete per vendere si debbano impegnare.
A fine progetto spero di avere le idee più chiare per elaborare questa idea in maniera più completa.
Intanto ecco il link al blog https://goo.gl/a78fP