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Comunicare: scelta o dovere?

Vi svelo un segreto: la verità è che si può scegliere e che, quindi, comunicare è una scelta. Ora vi racconto come e perché.

Sin da bambina avevo notato che tra gli adulti c’era l’abitudine a dire questa frase “Non ho scelta” che veniva ripetuta ogni qual volta ci si trovava di fronte ad un bivio che, sono sotto, sembrava avere una sola opzione.
Io, dentro di me, osservavo la scena e pensavo che in realtà una possibilità di scelta c’è sempre, solo che include una quantità di coraggio enorme che non sempre siamo disposti a mettere in campo. Pena la possibilità di lamentarsi. Ovvero, se posso scegliere una via alternativa e scelgo la via che richiede meno coraggio bè… non potrò poi lamentarmi.
Se ci pensate anche in Comunicazione è così: possiamo scegliere e dobbiamo essere consapevoli della nostra scelta.
Io, ad esempio, mi considero poco social, sotto sotto, la sovraesposizione è molto lontana da me e dal mio modo di essere. Perciò qualche volta punto lo sguardo oltre oceano, negli Stati Uniti, dove ci sono persone che fanno il mio stesso mestiere e riempiono le aule solo attraverso un utilizzo saggio della newsletter.
È necessario che portiamo più attenzione a questi temi. Se i social non ci piacciono possiamo scegliere un’altra strada come quella di un blog ben indicizzato oppure di campagne ADS che si sviluppino sulle piattaforme gestite da Google, tipo YouTube.
Promuoversi e Comunicarsi, sono un compito per chiunque scelga di lavorare in proprio. Possiamo scegliere il Come e il Dove. Dipende dalle nostre attitudini, dal tempo che vogliamo mettere a disposizione per queste attività e dalla facilità con cui sappiamo gestire un canale social oppure una newsletter (per tornare all’esempio di prima).
Pensare, nel 2019, che i clienti ci cadano in mano, in modo particolare se il nostro settore è già ben rappresentato nel web e, magari, siamo freelance da poco, è pura utopia. Comunicazione e marketing lavorano fianco a fianco, ogni giorno, e hanno bisogno di un programma ben preciso, di un obiettivo. Dobbiamo sapere quale è il valore che portiamo nel mondo (chiamatela Mission, chiamatelo obiettivo…) perché, in fondo, questa è la differenza tra scegliere di essere dipendenti e scegliere di essere imprenditori di noi stessi.
La scelta è un tema importantissimo che spesso viene trascurato. Ognuno di noi può scegliere di chiudere tutti i profili social, può scegliere di esistere senza un sito e magari anche senza biglietto da visita e volantino. Dopodiché, se l’agenda è vuota e il telefono non squilla mai, dobbiamo essere consapevoli delle nostre scelte.
Essere anti- è un punto di vista che ci protegge dall’uniformarci a canoni che sono lontanissimi da noi, eppure, io sono convinta che ci vuole consapevolezza anche in questo. Oggigiorno sappiamo esattamente cosa c’è sui due piatti della bilancia, ci sono corsi di formazione di tutti i generi anche per questi temi.
Troppo spesso sento persone lamentarsi perché i social non funzionano, oppure perché funzionano troppo ma con le persone sbagliate. La vera domanda è “Tu cosa scegli di fare?” 
Scegli di fare la tua parte, portare il tuo pensiero nel web attraverso una newsletter, attraverso il blog e/o i social oppure no? Scegli di fare campagne di advertising per promuoverti oppure no?
E se queste non funzionano, oppure danno risultati inferiori rispetto a quelli sperati, cosa fai? Molli la presa oppure fai un’analisi e riparti con una nuova idea?
Gestire la propria Comunicazione è un impegno quotidiano che abbiamo con noi stessi e con la nostra scelta di diventare un brand da promuovere (=Marketing). Quello che possiamo fare è: scegliere come e dove posizionare i nostri messaggi. Infatti, in alcuni casi, potrebbe rivelarsi più proficuo programmare una campagna di ADV sul gruppo Google invece che sul gruppo Facebook, che ha un sistema di targettizzazione decisamente meno preciso. Lo sapevate?
A questo proposito, ho deciso di scrivere un articolo insieme ad un mio partner che si occupa proprio di SEO, SEM e SEA che pubblicherò la prossima settimana qui sul blog. Ci saranno dati e statistiche che gli specialisti di questa società mi hanno messo a disposizione per essere più precisa e specifica possibile.
L’obiettivo è quello di fornire una serie di soluzioni reali, delle combinazioni di strategie che possano andare bene per il mio target.
Nel frattempo, la finalità di questo articolo è di portare consapevolezza e presenza sulla possibilità di scelta che ognuno ha rispetto al Comunicarsi online e offline. Non ci possiamo lamentare quando qualcuno di meno competente di noi (dal nostro punto di vista) ha molto successo, sopratutto se il nostro ultimo articolo di blog è stato scritto quando ancora c’era Papa Wojtyla (pace all’anima sua).


Rendiamoci conto che esistono due attività che hanno uguale importanza: Comunicazione e Marketing; ciascuna ha un obiettivo e strategie diverse.
Concentriamoci su di noi, facciamo la nostra parte con integrità e anche con una certa dose di leggerezza, senza aspettarci troppo e lavorando ogni giorno incessantemente; perché è così che nascono e progrediscono i business solidi e di qualità, quelli che hanno la capacità di portare cambiamento.
(fine prima parte)