Quando stiamo creando la nostra strategia di comunicazione, sia essa digitale o non, dobbiamo partire dalla definizione del Chi, ovvero del target, l’insieme delle persone a cui scegliamo di rivolgerci.
Avere un target definito è probabilmente l’aspetto più importante per un’attività. Personalmente, penso che sia più importante che mettersi sul mercato con prezzi bassi, prodotti/servizi infiniti e persino un logo fighissimo.
Un freelance, un’attività, definiscono il loro target come un gruppo specifico di consumatori a cui proporre i suoi prodotti e servizi. Quindi, in sostanza il target è il protagonista di tutto il film e il brand è il miglior attore non-protagonista.
Ecco tre piccoli e grandi errori nei quali possiamo cadere.
1. Dimentichiamo di definire il pubblico di riferimento
Se non sappiamo a chi stiamo vendendo, come possiamo creare un prodotto che le persone possano volere? Come possiamo fare, di conseguenza, una valutazione oggettiva della nostra idea di business? Come possiamo scrivere una sinfonia che risuoni con questo pubblico specifico? Definire la fascia di mercato a cui dobbiamo rivolgerci, risponderà a molte delle domande più importanti sulla nostra attività. Non solo, il tempo dedicato ad elencare le esigenze e le abitudini del nostro target, migliorerà istantaneamente il nostro business e le nostre strategie.
2. Pensiamo sempre di rientrare nel nostro target
Mentre molti freelance hanno ragione di basare il proprio mercato di riferimento sulla propria personalità, eppure ho avuto anche diversi clienti che non facevano parte del loro target. Ad esempio, alcuni titolari di aziende ammettono di non potersi permettere i loro stessi servizi/prodotti, e questo è assolutamente possibile. Finché il nostro mercato di riferimento si sente coinvolto da noi e dalla nostra attività, non dobbiamo necessariamente fare marketing con persone che ci somiglino per abitudini e stile di vita.
3. Dimentichiamo di allineare le strategie al target
Parte del motivo per cui i miei clienti iniziano a definire o perfezionare il loro target è perché voglio che entrambi (io e loro) comprendiamo le esigenze delle persone a cui ci stiamo per rivolgere. Ciò che intendo è che dobbiamo pensare esattamente a chi riceverà tutti i nostri messaggi, i post sui social media, i contenuti del blog, le newsletter, le conversazioni in rete…
Successivamente dobbiamo creare strategie di marketing attorno a quel preciso gruppo di persone.
Facciamo un esempio: il mercato di riferimento di un personal trainer sono le mamme che vogliono allenarsi in casa. Dobbiamo pensare alle loro frustrazioni e ai loro desideri ogni volta che pubblichiamo qualcosa sui social media. Invece di dire “allenamenti facili e veloci da casa”, possiamo dire “allenamenti rapidi e facili durante la nanna”.
In questo modo avremo immediatamente realizzato una connessione migliore con il target di riferimento, facendo sapere alle mamme che capiamo la loro vita e che abbiamo creato il nostro prodotto o servizio pensando proprio a loro.
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Il primo passo verso questa nuova e facile modalità di lavoro è la consapevolezza, sulla quale ho già scritto un articolo che vi invito a leggere, a questo link.
Un’altra opportunità che avete ancora per pochi giorni, è quella di iscrivervi a Be YoUnique: una giornata dedicata al tuo personal branding cliccate qui per registrarvi, ci sono ancora due posti.
Evitare questi piccoli e grandi errori ci aiuterà a migliorare da subito le nostre strategie, aspetto un vostro feedback e vi ricordo che sono disponibile per una consulenza, anche relativamente allo studio del vostro target.
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