Avete presente quando la maestra abbassa gli occhiali, li appoggia sulla punta del naso e fa ānon ci siamoā con il ditino? Ecco, io in alcune occasioni mi sento proprio cosƬ, per quanto riguarda le faccende āsocialā ovviamenteā¦
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Sono convinta che ci sia sempre da imparare e che, in definitiva, sia sempre necessario studiare per conoscere una materia al meglio e masticarla alla grande, ma, cāĆØ una grande MA, ci sono alcuni errori sui quali non transigo ormai piĆ¹ e sto parlando di questione molta calda in tema di fanpage e followers.
La corsa al numero piĆ¹ alto di likers ĆØ un fenomeno contro il quale mi scontro sempre ai corsi e anche con i clienti perchĆ© ĆØ un elemento che viene ritenuto, erroneamente, un trofeo da mostrare, dimenticandosi che non ĆØ il dato piĆ¹ importante riguarda il coinvolgimento dei followers.
Chiunque (more or less) si occupi di unāattivitĆ e decida di presentarsi su Facebook ha compreso che ĆØ sbagliato aprire un profilo privato da gestire come se fosse una fanpage, eppure cāĆØ chi ha trovato una strada alternativa che ĆØ pazzesca per quanto elaborata sia, al punto che se utilizzasse la stessa attenzione e dedizione nella gestione dalla fanpage, arriverebbe ad avere ottimi risultati.
Vi racconto un episodio, mi interesso di discipline olistiche, mi affascinano moltissimo e colgo tutte le possibilitĆ per partecipare agli eventi che riguardano questo mondo; un mesetto fa tramite un amico che aveva segnato il āMi interessaā vengo a sapere che nella mia cittĆ ci sarebbe stata una giornata formativa con un tema che mi appassiona e quindi segno che āMi interessaā immediatamente.
Dopo qualche minuto mi arriva la richiesta di amicizia da parte dellāorganizzatore dellāevento e subito inizio a chiedermi a quale scopo, quindi decido di accettare, per capire dove voleva andare a parare; sul momento non successe nulla, ma dopo un paio di ore, arrivĆ² puntuale un messaggio su Messenger attraverso il quale il tipo mi ringraziava per lāinteresse verso lāevento e mi chiedeva di mettere Mi Piace alla fanpage del suo centro olistico e (Udite! Udite!) mi chiedeva il mio indirizzo di posta elettronica per inserirmi nella sua mailing listā¦ in cambio avrei ricevuto ogni settimana unāinteressantissima newsletter.
Come mi sono comportata in seguito? Ho levato lāamicizia gestore del centro olistico e tolto il mio āMi interessaā seduta stante perchĆ© mi sono sentita accerchiata e obbligata a compiere alcune azioni che non avevano nulla a che vedere la mia partecipazione ad un evento, ho subito immaginato che anche durante la giornata formativa, probabilmente, sarei stata chiamata a compilare qualche modulo per cedere unāinformazione molto importante che mi riguarda, ovvero lāindirizzo di posta elettronica.
Noto che ultimamente lāescamotage per trovare nuovi followers ĆØ proprio lāinteresse verso un evento, a cui seguono la richiesta di amicizia da parte di un organizzatore e, subito dopo, lāinvito a mettere Mi Piace a qualche pagina; non si fa! Anzi, si ottiene lāeffetto contrario, ovvero, si āregalaā allāutente (che potenzialmente potrebbe anche essere nostro cliente) un sensazione di fastidio, di controllo, che lo farĆ certamente scappare.
Questa modalitĆ di ricerca di clienti, a mio parere, denota scarsa autostima, mi chiedo: se un professionista si occupa in maniera professionale del suo lavoro, ha realmente bisogno di correre dietro ad ogni āMi interessaā che recupera tramite un evento? Mi sento di rispondere che solo il lavoro, la dedizione e la passione verso quel che si fa possono far aumentare i nostri followers: se saremo puntuali nellāaggiornarli, nel divertirli e nel coinvolgerli con le nostre attivitĆ , allora essi stessi rimarranno collegati con noi e i nostri canali.
Trasparenza e dedizione, nulla di piĆ¹ā¦ proprio come nel mondo reale, anche nel mondo virtuale, questi due elementi pagheranno piĆ¹ di qualsiasi espediente.
Da brava āmaestrina con la penna rossaā quindi la mia risposta a questa strategia ĆØ ānon si faā š